È probabilmente uno degli argomenti più chiacchierati dell’anno appena terminato. Il 2022, infatti, è stato contraddistinto da una serie di norme che hanno fatto discutere l’opinione pubblica, aprendo a lunghi dibattiti, in particolar modo sull’obbligo del Pos. Si tratta di una misura entrata in vigore il 1° luglio 2022 per tutti gli esercenti e professionisti. In cosa consiste questa misura? In sintesi si rendeva impossibile rifiutare pagamenti elettronici, anche solamente per un euro. Inutile dire che i commercianti non hanno visto di buon occhio tale misura e proprio per far felice loro il Governo Meloni aveva deciso di alzare la soglia dove risultava obbligatorio accettare il Pos, ma l’Europa ha categoricamente vietato tale azione, restando tutto com’è.
Ma perché il Pos in Italia viene visto in cattivo modo? La ragione risiede principalmente nelle alte commissioni che si pagano. Questo ha fatto sì che si allontanasse la digitalizzazione dei pagamenti all’interno dei negozi, scatenando una guerra che ancora oggi sembra non essersi risolta. Allora sorge una domanda spontanea: ma esistono Pos che non fanno pagare commissioni? È un quesito legittimo al quale proviamo a rispondere!
Il mito dell’esistenza dei Pos senza commissione
Con le misure in favore dell’utilizzo dei pagamenti elettronici negli esercizi commerciali, sono schizzate alle stelle le ricerche su questo argomento. Molti utenti e commercianti hanno voluto sapere di più su questo tema, provando a capire cosa si nasconde dietro. In molti però si sono chiesti: esistono Pos che non lasciano pagare le commissioni? In realtà la domanda è un po’ ambigua e bisogna capire cosa si intende. Nel caso in cui si vuole affermare che il servizio è totalmente gratuito allora la risposta sarà di no, mentre nel caso in cui non si pagano commissioni entro una centra soglia o su ogni singolo pagamento, allora la musica è diversa.
Quindi in sostanza sì, possiamo dire che esistono i Pos senza commissioni, ma con delle caratteristiche da prendere in considerazione. Se siete interessati a ciò nel sito di ConfrontaPOS potrai trovare altre info sui migliori pos senza commissioni, così da non commettere alcun errore in questa decisione.
Come funzionano le commissioni sul Pos
Ne stiamo ampiamente parlando, ma che cos’è il Pos? Questo non è altro che un dispositivo che permette di accettare pagamenti elettronici fatti con la carta (che sia di debito, credito, prepagata o bancomat) oppure con lo smartphone. Chiaramente ogni transazione che viene effettuata su tale dispositivo deve essere pagata dall’esercente, con una piccola trattenuta sul costo generale. È proprio qui che nasce il problema: anche con il costo del caffè bisogna pagare commissioni, alcune volte anche alte, rendendo difficile la trasformazione digitale.
Le diverse tipologie
Chiaramente non tutti i Pos sono uguali, in quanto dipendono dal gestore che li fornisce e dalla banca. Infatti girando per il web è possibile trovare una serie di soluzioni che possiamo definire innovative e che permettono all’esercente di poter gestire tutti i pagamenti elettronici. Possiamo trovare due categorie:
- Pos senza canone mensile fisso: si tratta di una tipologia di Pos che non prevede un canone mensile da versare, ma si pagano le singole tasse sulle transazioni che si fanno. In questo caso bisogna controllare bene quale si sceglie perché alcuni hanno una tassa fissa indipendentemente dalla carta che si usa, mentre altri vanno in base alla propria banca;
- i Pos a canone fisso o abbonamento: in questo caso si paga un canone mensile o un abbonamento annuo, mentre non si pagano tasse sopra le commissioni oppure sono bassissime, parliamo di pochi centesimi.
Ogni soluzione dipende dal tipo di attività che si possiede. È chiaro che non va preso il primo che capita: se si riesce a fatturare molto, con grosse entrate ogni mese, magari si può preferire un canone fisso piuttosto che pagare le singole commissioni su ogni transazione. Insomma bisogna ragionarci su, meglio se con qualche esperto che possa aiutare nella scelta.
