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Cybersecurity & Marketing: il rischio che le aziende sottovalutano

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di Redazione

04/02/2026

TITOLO

Ad oggi la cybersecurity non è più una questione che riguarda soltanto reparti IT, server o sistemi aziendali complessi. La trasformazione digitale ha reso vulnerabili anche settori che fino a pochi anni fa venivano considerati marginali dal punto di vista della sicurezza informatica — tra cui marketing, advertising digitale e gestione dei social media.

Secondo recenti studi di settore, oltre il 39% degli attacchi informatici alle PMI coinvolge oggi piattaforme di comunicazione, account pubblicitari, e sistemi collegati alla gestione dei dati degli utenti. Un numero in costante crescita, purtroppo, alimentato dall’aumento del lavoro e dati in cloud, dall’uso massiccio di strumenti terzi e dalla frammentazione delle competenze interne.

Perché il marketing è diventato un bersaglio?

Perché più si va avanti più i reparti marketing gestiscono più dati di quanto si pensi.

Tra:

●       account social con ruoli multipli,
 

●       pannelli Meta Ads o Google Ads condivisi,
 

●       portali e landing page costruiti rapidamente,
 

●       software esterni per email marketing,
 

●       form di raccolta dati,
 

●       pixel, tag, API e sistemi di tracking,
 

il reparto marketing dispone quotidianamente di accessi a dati sensibili, spesso condivisi fra più utenti o partner esterni.

Gli attaccanti lo sanno.

Il risultato?

●       Furto di account advertising
 

●       Campagne malevole lanciate a nome dell’azienda
 

●       Interruzione improvvisa delle attività pubblicitarie
 

●       Compromissione dei dati raccolti
 

●       Danneggiamento della reputazione del brand
 

E in alcuni casi — come registrato negli ultimi anni — account hackerati che bruciano migliaia di euro in poche ore.

Il rischio più diffuso: credenziali e accessi non protetti

Molti attacchi non avvengono tramite violazioni sofisticate, ma attraverso:

●       password identiche su più piattaforme,
 

●       accessi non revocati a ex collaboratori,
 

●       account personali usati per gestire pagine aziendali,
 

●       app collegate a social e advertising senza verifiche,
 

●       mancata attivazione della 2FA.
 

Il marketing è diventato un anello debole non per incompetenza, ma perché è un settore che lavora con:

●       velocità,
 

●       sperimentazione,
 

●       collaborazione esterna.
 

Questi elementi, se non gestiti in sicurezza, aprono varchi evidenti.

Tracking, pixel e dati: un altro fronte vulnerabile

Ogni attività di marketing digitale produce dati:

●       comportamenti degli utenti
 

●       eventi di conversione
 

●       email
 

●       percorsi di navigazione
 

●       dati demografici
 

●       preferenze di acquisto
 

Questi dati vengono poi elaborati da:

●       pixel
 

●       tag manager
 

●       API di conversione
 

●       CRM
 

●       strumenti di marketing automation
 

Oggi è sempre più frequente che integrazioni mal configurate o software terzi compromessi diventino varchi d’accesso facili da valicare per gli attaccanti.
Se un pixel o una API viene alterata, si possono verificare:

●       invio di dati verso server non autorizzati
 

●       manipolazione degli eventi
 

●       perdita di tracciamento essenziale per le campagne
 

●       danni legali, in caso di violazione GDPR

Il danno invisibile: la perdita della capacità di fare marketing

L'attacco informatico non si limita a danneggiare la sicurezza: mette in ginocchio le attività di comunicazione dell’intera azienda.

Senza accessi sicuri e dati affidabili:

●       le campagne non possono essere ottimizzate
 

●       gli algoritmi perdono segnali
 

●       i costi pubblicitari aumentano del 30-60%
 

●       la SEO subisce cali se il sito è compromesso
 

●       la reputazione del brand viene indebolita
 

Un danno che non è immediatamente visibile come un ransomware, ma ha impatti reali sul fatturato nel lungo peirodo.

La nuova parola chiave: Marketing Security

Ci stiamo sempre più avvicinando all’affermazione di un nuovo concetto:
integrare la cybersecurity direttamente nei processi di comunicazione e advertising.

Le pratiche fondamentali includono:

●       autenticazione a due fattori su tutti gli account
 

●       gestione strutturata dei ruoli nelle piattaforme pubblicitarie
 

●       revisione periodica degli accessi
 

●       backup di pagine, siti e contenuti
 

●       monitoraggio delle integrazioni pixel/API
 

●       configurazione avanzata della sicurezza delle landing page
 

●       formazione di chi gestisce social e advertising
 

●       supporto da parte di partner qualificati
 

Le aziende non possono più considerare marketing e sicurezza come due mondi separati.

Conclusione: Il marketing non è sicuro… se non è gestito con sicurezza

Le aziende investono cifre sempre più importanti in pubblicità digitale — ma troppo spesso trascurano la protezione degli stessi sistemi che generano visibilità, lead e vendite.

La verità è semplice:

La cybersecurity è diventata una parte integrante del marketing moderno.
 Senza protezione, non esiste continuità, non esiste ottimizzazione, non esiste crescita.

Redazione

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